L'emozione di Sanremo si avvicina e, come ogni anno, oltre alle aspettative su chi vincerà e quali canzoni diventeranno tormentoni, c'è una domanda non detta ma sempre presente: chi stonerà ? La stonatura, che per molti rappresenta un errore catastrofico, è in realtà un aspetto naturale e umano della performance dal vivo. Anche i più grandi artisti, quelli che sembrano inossidabili sul palco, hanno inciampato su una nota, mostrando il lato più autentico e vulnerabile del canto

Perché la stonatura non è sempre un problema
Il canto è un'arte che mescola tecnica, emotività e interpretazione. Una stonatura durante una performance può essere vista come una finestra sull'emotività del cantante, un momento di verità che rompe la perfezione spesso artificiale delle registrazioni in studio. Questo tipo di "imperfezioni" può rendere una performance ancora più memorabile, più vera.
Le voci che lasciano il segno sono spesso quelle imperfette, proprio perché riconoscibili e genuine. In un mondo in cui l'intelligenza artificiale e l'autotune stanno diventando la norma, la voce umana, con le sue sfumature e fragilità , ha un valore sempre più raro e prezioso.
L'importanza di reagire alla stonatura
La reazione del cantante alla stonatura è fondamentale. Un esempio emblematico è Gregory Porter: durante una performance live di "It's Probably Me", stona visibilmente su una nota. La sua reazione? Un sorriso disarmante e un piccolo gesto per aggiustarsi il cappellino, continuando a cantare come se nulla fosse successo. Questo episodio mostra che il pubblico non cerca la perfezione assoluta, ma la capacità dell'artista di essere presente e autentico sul palco.
L'uso dell'autotune: salvavita o prigione?
Negli ultimi anni l'autotune è diventato una presenza quasi onnipresente nella musica pop. Da strumento per correggere piccole imprecisioni a vero e proprio effetto stilistico, ha cambiato radicalmente la percezione della voce umana. Se da un lato permette di garantire performance sempre intonate, dall'altro rischia di togliere autenticità e personalità alla voce dell'artista.
A Sanremo, dove il live conta ancora moltissimo, l'autotune diventa un confine interessante. Chi lo evita rischia una stonatura ma guadagna in credibilità e verità . Chi invece sceglie di utilizzarlo può garantire una performance perfetta ma meno spontanea. In ogni caso, il pubblico sembra apprezzare sempre di più la capacità di essere veri, anche a costo di qualche nota fuori posto.
Conclusione
Sanremo 2025 sarà , come sempre, un mix di emozioni, colpi di scena e musica indimenticabile. E se ci sarà una stonatura, ricordiamoci che fa parte del gioco. Come nella vita, non conta tanto non sbagliare mai, quanto saper trasformare ogni errore in un'opportunità per emozionare ancora di più